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Pirite (di e con Giada Boe)

by Giada Boe feat. Alessandro Ansani

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about

Vedete, amici miei, la musica sa fare cose meravigliose. Qualche mese fa, per esempio, ha preso una ragazza di Roma che vive a Berlino e un brutto ceffo calabrese con la barba, che invece vive a Roma, e li ha fatti conoscere; così, per caso, grazie a un collega di lui che condivideva un video di lei. Lei a Berlino vive col suo ragazzo, col quale ha una cosa meravigliosa e intensissima che chiamano "artistic company and lifelong project"; lui a Roma vive accerchiato da strumenti musicali con cui si ama nottetempo ed è ossessionato dalla storia di voler vivere e non guardare la vita scorrere. Questi due, sconosciuti fino a poche ore prima, ieri hanno deciso di suonare un pezzo a distanza; di registrarlo "insieme"; per la pura gioia della condivisione. E' così che si parla, tra musicisti, le parole sono roba da impiegati delle poste; ci si siede su un'idea e la si cavalca con entusiasmo e curiosità.
Ora mi tocca per forza dire che il brutto ceffo sono io, e che sono strafelice di aver conosciuto Giada, che ha una voce che non si può raccontare (...e infatti ve la dovete ascoltare, brutta manica di impuniti!), tanto densa, e poi sottile, delicata e gentile; è bastato che mi mandasse un pezzo con voce e ukulele perché gli mettessi sotto un basso acustico, un pianoforte, delle percussioni improvvisate e un didgeredoo. Davvero, non ve la perdete per niente al mondo; io vorrei avere tanti soldini soltanto per produrre gente come lei: che ha da dire qualcosa senza menate e col cuore appoggiato all'ukulele che - lo ricordiamo per chi si fosse distratto - è lo strumento del futuro.
Vogliatele bene almeno quanto gliene voglio io, ascoltatela e sentite che bella sorpresa! (Ale)
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È stata una di quelle rare canzoni, con le quali non fai neanche in tempo a prendere carta e penna, che te le trovi già lì, scritte con caratteri disordinati e frettolosi sotto il tuo naso. Aveva urgenza di uscirsene all'aria aperta questa canzone. Ma perché? Che voleva dirmi? Non ne avevo la più pallida idea, così me ne sono stata un po' lì ad ascoltarla raccontare e piano piano, spettatrice di una strana epifania, ne ho tradotto i simboli. Da quelle immagini, in un groviglio di frecce, parole cerchiate calcando forte con la penna blu e punti interrogativi, ho capito come mi sentivo. Ed in un respiro profondo, ed un brontolio d'approvazione da parte dello stomaco, ho improvvisamente digerito il malessere. A quel punto tra le mie mani e davanti i miei occhi, un oggetto dal peso specifico di 5.1.

Poi è arrivato Alessandro, che questa pietra l'ha raccolta, se l'è rigirata tra le mani, e avvicinandosi alla finestra più vicina, ha cominciato ad osservare il modo in cui rispondeva alla luce. (Giada)


Ukulele & Vocals: Giada Boe
Percussions, Piano, Acoustic Bass, Didgeredoo (pitched): Alessandro Ansani

lyrics

Captain I don't dare cross this line
You hear me? You're just too far behind
All the world I saw was planned through your eyes
I fear I might

Graze a knee as I'm falling down
And let the shame nail me on the ground
Name it pain and bear its cup
But not high enough to cross the sun
'Cause when it comes into play there is no way out
the slightest flaw it's gonna find out
and I'm biased I know but I just can't help
I'm so damn scared and this feels like hell

I am doing it again
Tomorrow is another day, I'll try again

Night just go away, you're chocking me
you keep showing me things that I don't need
you draw those shadows not to make me sleep
they know I might

Graze a knee as I'm falling down
and let the shame nail me on the ground
name it pain and bear its cup
but not high enough to cross the sun
'cause when it comes into play there is no way out
the slightest flaw it's gonna find out
and I'm biased I know but I just can't help
I'm so damn scared and this feels like hell

You are doing it again
how comes bluring my victories makes you win?

You, it's you, it's you
Me? Was it me? Was it me? I did it again,
Tomorrow it's another day, I'll try again

credits

released June 21, 2017
Registrato presso Giada (Berlino) & Casa Costantino (Roma)
Mix & Master c/o Casa Costantino
Grazie a Tony Umbrello per l'aiuto nel mix & master
Grazie a Matteo Novelli per aver condiviso il video di Giada facendomela conoscere.

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about

Alessandro "Lello" Ansani Jyväskylä, Finland

32 years-old; guitar was my first instrument, then I started to play drums and finally I became a weirdo who loves to play piano, croak with his voice, plays the melodica, bass and other instruments.
I love soundtracks.

Genres I like the most: songwriting, jazz, prog, rock, funk, OSTs
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